Un’opera teatrale vive di carta, legno e carne. Il testo ne racchiude e fissa le parole; le assi del palcoscenico e del teatro ne sono ossa, terra e cielo; gli attori e i registi la trasformano in voce e corpo e la modificano nel corso degli anni. Questo volume indaga la particolarissima “vita” del King Lear, l’opera shakespeariana che – forse più di ogni altra –ha visto una folta schiera di adattamenti, riscritture e burlesques avvicendarsi sulle scene inglesi in un arco di tempo che va dalla Restaurazione all’Ottocento. Guardare a queste opere (alcune delle quali ebbero grande fortuna tra i contemporanei) consente non solo di comprendere la multiformità delle metamorfosi sceniche e testuali del dramma originale, ma permette anche di avvicinarsi con una nuova prospettiva alla cultura e al gusto sei-ottocentesco d’oltremanica.
King Lear dopo Shakespeare. Adattamenti, riscritture, burlesques (1681-1860)
Grandi, Roberta
2013-01-01
Abstract
Un’opera teatrale vive di carta, legno e carne. Il testo ne racchiude e fissa le parole; le assi del palcoscenico e del teatro ne sono ossa, terra e cielo; gli attori e i registi la trasformano in voce e corpo e la modificano nel corso degli anni. Questo volume indaga la particolarissima “vita” del King Lear, l’opera shakespeariana che – forse più di ogni altra –ha visto una folta schiera di adattamenti, riscritture e burlesques avvicendarsi sulle scene inglesi in un arco di tempo che va dalla Restaurazione all’Ottocento. Guardare a queste opere (alcune delle quali ebbero grande fortuna tra i contemporanei) consente non solo di comprendere la multiformità delle metamorfosi sceniche e testuali del dramma originale, ma permette anche di avvicinarsi con una nuova prospettiva alla cultura e al gusto sei-ottocentesco d’oltremanica.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.