«Sono sul bagnasciuga della spiaggia. Respiro lentamente e lascio che le molecole di azoto e di ossigeno penetrino nei miei polmoni. Sono un dono dei miei fratelli maggiori, gli organismi fotosintetizzatori e i batteri denitrificatori. Sono molto più antichi di me. La brezza mescola i profumi del mare. Sento il profumo della salsedine: acqua e sale. È un richiamo, perché la maggior parte del mio corpo è acqua e sale. Il 99% del liquido cerebrale e del midollo osseo – le mie parti più profonde – è costituito da acqua e sale. Sono intimamente legato a queste matrici. Io sono una piccola parte delle matrici di Gaia.» Il sentimento di affiliazione che ci lega alla Natura, il sentirsi figli della Madre Terra, di Gaia, è innato ed è presente in tutte le culture umane, comprese quelle più tecnologicamente avanzate. Tuttavia nelle nostre società artificiali ormai molto lontane dal mondo naturale, c'è il rischio concreto che questa predisposizione innata non riceva più stimoli adeguati per fiorire. Fortunatamente stiamo scoprendo che Gaia, come una vera madre, agisce su di noi a un livello profondo, attivando la nostra attenzione involontaria e favorendo in questo modo la nostra rigenerazione psichica. Entra così in gioco l'ecologia affettiva: lo studio delle relazioni insieme affettive e cognitive che gli esseri umani instaurano con il mondo vivente e non vivente. Al richiamo di Gaia e del mondo naturale possiamo imparare a rispondere affinando i nostri sensi e le nostre capacità mentali con una pratica di meditazione di consapevolezza, la mindfulness, che si sta rivelando particolarmente efficace per ristabilire la nostra personale connessione con Gaia e con il mondo vivente. Leggere la Natura con cuore aperto, ascoltare la Natura con la mente pronta: questo è ciò che serve per recuperare un buon rapporto con il nostro pianeta.

ECOLOGIA AFFETTIVA. Come trarre benessere fisico e mentale dal contatto con la Natura

BARBIERO G
2017-01-01

Abstract

«Sono sul bagnasciuga della spiaggia. Respiro lentamente e lascio che le molecole di azoto e di ossigeno penetrino nei miei polmoni. Sono un dono dei miei fratelli maggiori, gli organismi fotosintetizzatori e i batteri denitrificatori. Sono molto più antichi di me. La brezza mescola i profumi del mare. Sento il profumo della salsedine: acqua e sale. È un richiamo, perché la maggior parte del mio corpo è acqua e sale. Il 99% del liquido cerebrale e del midollo osseo – le mie parti più profonde – è costituito da acqua e sale. Sono intimamente legato a queste matrici. Io sono una piccola parte delle matrici di Gaia.» Il sentimento di affiliazione che ci lega alla Natura, il sentirsi figli della Madre Terra, di Gaia, è innato ed è presente in tutte le culture umane, comprese quelle più tecnologicamente avanzate. Tuttavia nelle nostre società artificiali ormai molto lontane dal mondo naturale, c'è il rischio concreto che questa predisposizione innata non riceva più stimoli adeguati per fiorire. Fortunatamente stiamo scoprendo che Gaia, come una vera madre, agisce su di noi a un livello profondo, attivando la nostra attenzione involontaria e favorendo in questo modo la nostra rigenerazione psichica. Entra così in gioco l'ecologia affettiva: lo studio delle relazioni insieme affettive e cognitive che gli esseri umani instaurano con il mondo vivente e non vivente. Al richiamo di Gaia e del mondo naturale possiamo imparare a rispondere affinando i nostri sensi e le nostre capacità mentali con una pratica di meditazione di consapevolezza, la mindfulness, che si sta rivelando particolarmente efficace per ristabilire la nostra personale connessione con Gaia e con il mondo vivente. Leggere la Natura con cuore aperto, ascoltare la Natura con la mente pronta: questo è ciò che serve per recuperare un buon rapporto con il nostro pianeta.
2017
9788804673576
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14087/4567
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