I contributi raccolti nel volume trovano nel progetto L’arte di fare la differenza (AFD) il contesto o il pretesto della loro origine. Le autrici e gli autori dei saggi sono attori di progetto, chiamati a testimoniare e documentare la loro partecipazione, o studiosi, ricercatori ed esperti esterni invitati a integrare, con le loro esperienze e competenze, la prospettiva interdisciplinare con cui si è scelto di restituire il processo partecipato e gli esiti raggiunti. Diviso in tre parti, il volume illustra con quali modalità arte, antropologia, educazione si sono contaminate. La prima tratta il disagio rappresentato nelle collezioni di Art Brut, come quella conservata presso il Museo di Antropologia ed Etnografia dell’Università degli Studi di Torino. La seconda parte presenta contributi che, con approcci e linguaggi diversi, tracciano lo scenario storico, socioculturale e artistico in cui AFD si colloca. La terza e ultima parte è dedicata ad alcuni elementi della valutazione degli aspetti inerenti l’educazione alla differenza. Nel volume si trovano inoltre tre soglie che mettono in relazione tra loro le parti e indagano il percorso creativo relazionale che ha contraddistinto AFD. I contributi soglia sono stati voluti e pensati come attraversamenti, transiti nei margini delle discipline che “incorniciano” la produzione dei saggi (antropologia fisica, storia, storia dell’arte, antropologia culturale, psicologia, pedagogia, museologia).

Arte dei margini. Collezioni di Art brut, creatività partecipata, educazione alla differenza

PORCELLANA, Valentina
2013-01-01

Abstract

I contributi raccolti nel volume trovano nel progetto L’arte di fare la differenza (AFD) il contesto o il pretesto della loro origine. Le autrici e gli autori dei saggi sono attori di progetto, chiamati a testimoniare e documentare la loro partecipazione, o studiosi, ricercatori ed esperti esterni invitati a integrare, con le loro esperienze e competenze, la prospettiva interdisciplinare con cui si è scelto di restituire il processo partecipato e gli esiti raggiunti. Diviso in tre parti, il volume illustra con quali modalità arte, antropologia, educazione si sono contaminate. La prima tratta il disagio rappresentato nelle collezioni di Art Brut, come quella conservata presso il Museo di Antropologia ed Etnografia dell’Università degli Studi di Torino. La seconda parte presenta contributi che, con approcci e linguaggi diversi, tracciano lo scenario storico, socioculturale e artistico in cui AFD si colloca. La terza e ultima parte è dedicata ad alcuni elementi della valutazione degli aspetti inerenti l’educazione alla differenza. Nel volume si trovano inoltre tre soglie che mettono in relazione tra loro le parti e indagano il percorso creativo relazionale che ha contraddistinto AFD. I contributi soglia sono stati voluti e pensati come attraversamenti, transiti nei margini delle discipline che “incorniciano” la produzione dei saggi (antropologia fisica, storia, storia dell’arte, antropologia culturale, psicologia, pedagogia, museologia).
2013
Art brut
patrimonio e intercultura
processi partecipativi
museologia
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14087/6699
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