Il buon conservatore di museo, nonostante un certo pubblico gli chieda di essere rassicurato dalla conformità dei luoghi, dalla ripetitività degli oggetti, dalla standardizzazione del racconto non può farsi complice di questa fiction. Perché nel museo avviene un incontro, che il conservatore deve agevolare, non ostacolare: delle persone con se stesse. Il riconoscimento di sé, del valore di ciò che ci appartiene può dare inizio a un nuovo processo di consapevolezza che non può basarsi sulla menzogna, neanche quella detta a fin di bene, per lenire le ferite della modernità.

Le rovine di Disneyland. Leggere Marc Augé per interpretare Bernard Crettaz

Porcellana V.
2011-01-01

Abstract

Il buon conservatore di museo, nonostante un certo pubblico gli chieda di essere rassicurato dalla conformità dei luoghi, dalla ripetitività degli oggetti, dalla standardizzazione del racconto non può farsi complice di questa fiction. Perché nel museo avviene un incontro, che il conservatore deve agevolare, non ostacolare: delle persone con se stesse. Il riconoscimento di sé, del valore di ciò che ci appartiene può dare inizio a un nuovo processo di consapevolezza che non può basarsi sulla menzogna, neanche quella detta a fin di bene, per lenire le ferite della modernità.
2011
9788880685265
alpi
musei
etnologia
turismo alpino
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14087/6739
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