Il saggio analizza il gioco nella sua funzione di raccordo tra aspetti diversi - evolutivi, transattivi, socializzanti - all’interno delle pratiche e delle metodologie educative per la prima e la seconda infanzia. Gioco, in particolare, quale terreno ove situare tanto dinamismi di tipo transattivo (tra adulti, bambini, culture e contesti) quanto come dispositivo euristico, capace di raccordare le dinamiche del desiderio con quelle dell’oggettivazione, segnando così un percorso di continuità tra agenzie formative (in primis asilo nido, scuola dell’infanzia e famiglia), stili educativi e pratiche didattiche. Gioco, tuttavia, quale dispositivo aporetico, inquietamente rivolto al possibile, quindi mai del tutto riducibile a tecnica, artificio, dispositivo prevedibile e normalizzante.
Il gioco della continuità. Scuola del gioco, in gioco e per gioco
BOBBIO A
2011-01-01
Abstract
Il saggio analizza il gioco nella sua funzione di raccordo tra aspetti diversi - evolutivi, transattivi, socializzanti - all’interno delle pratiche e delle metodologie educative per la prima e la seconda infanzia. Gioco, in particolare, quale terreno ove situare tanto dinamismi di tipo transattivo (tra adulti, bambini, culture e contesti) quanto come dispositivo euristico, capace di raccordare le dinamiche del desiderio con quelle dell’oggettivazione, segnando così un percorso di continuità tra agenzie formative (in primis asilo nido, scuola dell’infanzia e famiglia), stili educativi e pratiche didattiche. Gioco, tuttavia, quale dispositivo aporetico, inquietamente rivolto al possibile, quindi mai del tutto riducibile a tecnica, artificio, dispositivo prevedibile e normalizzante.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.