Il capitolo Nuovi servizi educativi per l’infanzia in ambito rurale: agrinidi, agriasili, agritate, a partire da una analisi della normativa di riferimento, presenta nel primo paragrafo alcuni dati quantitativi relativi alla loro diffusione e diversificazione. Si tratta di un fenomeno recente, dinamico ed in pieno sviluppo di cui vengono delineati, non senza difficoltà, i confini e i tratti caratteristici. Viene affrontata, inoltre, attraverso l’esperienza pilota delle Marche, la questione nodale delle forme di supporto organizzativo e finanziario necessarie all’avvio di questi particolari servizi per l’infanzia. La parte Agrinido: perché e come pone alcune domande di fondo: Cosa diversifica/caratterizza l’agrinido dal nido tradizionale? Quali correlazioni, differenze, specificità, ma anche quali possibili contaminazioni reciproche, in atto e in prospettiva, possono interessare queste “due tipologie” di servizi educativi? E, ancora: Esiste una reale integrazione tra l’agrinido e l’azienda agricola? Queste piste esplorative vengono affrontate attraverso la ricognizione di alcune questioni educative centrali: il gioco e le attività dei bambini, l’alimentazione e il pranzo, gli spazi e i materiali sia esterni che interni, la relazione con le famiglie e la professionalità degli educatori. Segue una rassegna di situazioni osservate negli agrinido, che esemplificano incontri tra i bambini e la natura, i bambini e gli animali, offrendo in tal modo ancoraggi all’immaginario relativo alla vita che si svolge in questi servizi. Chiude il capitolo la presentazione di una prospettiva concreta di lavoro in sinergia (ricercatori, agrinido, agritate, organizzazioni agricole,…) nell’ambito del progetto di ricerca dell’Università della Valle d’Aosta denominato Bambini, Natura, Identità. Nuovi contesti formativi per i cittadini del XXI secolo.
Nuovi servizi educativi per l'infanzia in ambito rurale: agrinidi, agriasili, agritate
BERTOLINO F;
2013-01-01
Abstract
Il capitolo Nuovi servizi educativi per l’infanzia in ambito rurale: agrinidi, agriasili, agritate, a partire da una analisi della normativa di riferimento, presenta nel primo paragrafo alcuni dati quantitativi relativi alla loro diffusione e diversificazione. Si tratta di un fenomeno recente, dinamico ed in pieno sviluppo di cui vengono delineati, non senza difficoltà, i confini e i tratti caratteristici. Viene affrontata, inoltre, attraverso l’esperienza pilota delle Marche, la questione nodale delle forme di supporto organizzativo e finanziario necessarie all’avvio di questi particolari servizi per l’infanzia. La parte Agrinido: perché e come pone alcune domande di fondo: Cosa diversifica/caratterizza l’agrinido dal nido tradizionale? Quali correlazioni, differenze, specificità, ma anche quali possibili contaminazioni reciproche, in atto e in prospettiva, possono interessare queste “due tipologie” di servizi educativi? E, ancora: Esiste una reale integrazione tra l’agrinido e l’azienda agricola? Queste piste esplorative vengono affrontate attraverso la ricognizione di alcune questioni educative centrali: il gioco e le attività dei bambini, l’alimentazione e il pranzo, gli spazi e i materiali sia esterni che interni, la relazione con le famiglie e la professionalità degli educatori. Segue una rassegna di situazioni osservate negli agrinido, che esemplificano incontri tra i bambini e la natura, i bambini e gli animali, offrendo in tal modo ancoraggi all’immaginario relativo alla vita che si svolge in questi servizi. Chiude il capitolo la presentazione di una prospettiva concreta di lavoro in sinergia (ricercatori, agrinido, agritate, organizzazioni agricole,…) nell’ambito del progetto di ricerca dell’Università della Valle d’Aosta denominato Bambini, Natura, Identità. Nuovi contesti formativi per i cittadini del XXI secolo.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.