The volume contains the report of an educational research on training of secondary school teachers degree and design an interdisciplinary teaching approach. The path has involved high schools and technical institutes in Turin enhancing their informal learning, to capture the sound and musical expression in a transdisciplinary view compared to all curricular disciplines - literature and phonological aspects of language idioms, geometry, the calculation involved in the construction of musical forms and harmonic chains, the history of philosophy and aesthetics of music, the figurative suggestions, and relations with the sound, the events and musical customs that reflect them - and then builds interdisciplinary courses learning, but also for creative expression. This interest and motivation for food matters to the ordinary experiences of foster cooperative learning and lab work, tying the music to the rest of knowledge, implement auditory sensations with visual, expand the application fields of logical thought, imparting knowledge with the brand emotion.

Il volume fa il punto sull’istruzione musicale pratica in Italia recuperandone la storia recente e comparandola con quella di alcuni paesi esteri. Si descrivono le buone prassi più significative e una in particolare, che si è sviluppata in Valle d’Aosta negli ultimi dieci anni. La chiave di lettura individua e valorizza gli impianti organizzativi e le scelte didattiche ispirate da principii nuovi, che vedono nella musica un linguaggio accessibile a tutti, radicato nella vita di ogni uomo, capace di dare respiro e forma a emozioni e affetti, di meticciare culture e accorciare le distanze tra le diversità. Da una parte ci s’interroga sul ruolo e il valore degli insegnamenti accademici, dall’altra s’identificano le modalità di apprendimento in uso nei contesti informali, tra chi si occupa di musica popolare, per immaginare un futuro delle scuole di musica nel quali sia possibile conciliare la coltivazione delle eccellenze con un’offerta didattica e metodologica inclusiva, aperta e accessibile. Tutti possono vivere esperienze collettive di pratica musicale e apprezzare il senso di cooperazione e di unità che si esercita, nel contempo ciascuno può ritrovarsi e coltivare la propria vocazione con le qualità innate di cui dispone senza doversi isolare in un olimpo dorato con pochi altri eletti. “El Sistema” di José Antonio Abreu rappresenta un esempio di come la musica possa diventare uno strumento per cambiare la vita non solo di un individuo, ma di un popolo intero, facendo fiorire le individualità e sollevando dalla polvere centinaia di migliaia di gioiosi ragazzi di strada. In Italia la musica potrebbe fare molto per riscattare i suoi giovani dalle moderne, evolute povertà.

La musica e le altre discipline

NUTI G
2007-01-01

Abstract

The volume contains the report of an educational research on training of secondary school teachers degree and design an interdisciplinary teaching approach. The path has involved high schools and technical institutes in Turin enhancing their informal learning, to capture the sound and musical expression in a transdisciplinary view compared to all curricular disciplines - literature and phonological aspects of language idioms, geometry, the calculation involved in the construction of musical forms and harmonic chains, the history of philosophy and aesthetics of music, the figurative suggestions, and relations with the sound, the events and musical customs that reflect them - and then builds interdisciplinary courses learning, but also for creative expression. This interest and motivation for food matters to the ordinary experiences of foster cooperative learning and lab work, tying the music to the rest of knowledge, implement auditory sensations with visual, expand the application fields of logical thought, imparting knowledge with the brand emotion.
2007
978-88-568-0472-0
Il volume fa il punto sull’istruzione musicale pratica in Italia recuperandone la storia recente e comparandola con quella di alcuni paesi esteri. Si descrivono le buone prassi più significative e una in particolare, che si è sviluppata in Valle d’Aosta negli ultimi dieci anni. La chiave di lettura individua e valorizza gli impianti organizzativi e le scelte didattiche ispirate da principii nuovi, che vedono nella musica un linguaggio accessibile a tutti, radicato nella vita di ogni uomo, capace di dare respiro e forma a emozioni e affetti, di meticciare culture e accorciare le distanze tra le diversità. Da una parte ci s’interroga sul ruolo e il valore degli insegnamenti accademici, dall’altra s’identificano le modalità di apprendimento in uso nei contesti informali, tra chi si occupa di musica popolare, per immaginare un futuro delle scuole di musica nel quali sia possibile conciliare la coltivazione delle eccellenze con un’offerta didattica e metodologica inclusiva, aperta e accessibile. Tutti possono vivere esperienze collettive di pratica musicale e apprezzare il senso di cooperazione e di unità che si esercita, nel contempo ciascuno può ritrovarsi e coltivare la propria vocazione con le qualità innate di cui dispone senza doversi isolare in un olimpo dorato con pochi altri eletti. “El Sistema” di José Antonio Abreu rappresenta un esempio di come la musica possa diventare uno strumento per cambiare la vita non solo di un individuo, ma di un popolo intero, facendo fiorire le individualità e sollevando dalla polvere centinaia di migliaia di gioiosi ragazzi di strada. In Italia la musica potrebbe fare molto per riscattare i suoi giovani dalle moderne, evolute povertà.
interdisciplinarità
transdisciplinarità
formazione formatori
progettazione e tecnologie della didattica
didattica della musica e delle arti
Training trainers
interdisciplinary teaching
design and technology education
music education and the arts
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14087/6320
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