La scrittura delle donne è diversa da quella degli uomini? La domanda appare banale, come chiedersi se le donne sono diverse dagli uomini. Eppure a partire dagli anni Settanta del Novecento gli studi di genere, sviluppatisi negli Stati Uniti e in Europa e che intrecciano interessi antropologici, filologici, letterari, semiotici si sono posti (e continuano a porsi) domande come questa. La differenza, infatti, è una costruzione culturale e sociale in trasformazione, un processo che va continuamente esplorato. Ma uomini e donne, uguali nei diritti e nei doveri, in che cosa sono diversi? E dunque, la loro scrittura in che cosa risulta diversa? Qual è il “segno della differenza”?

Il bisogno di parole

Porcellana V.
2012-01-01

Abstract

La scrittura delle donne è diversa da quella degli uomini? La domanda appare banale, come chiedersi se le donne sono diverse dagli uomini. Eppure a partire dagli anni Settanta del Novecento gli studi di genere, sviluppatisi negli Stati Uniti e in Europa e che intrecciano interessi antropologici, filologici, letterari, semiotici si sono posti (e continuano a porsi) domande come questa. La differenza, infatti, è una costruzione culturale e sociale in trasformazione, un processo che va continuamente esplorato. Ma uomini e donne, uguali nei diritti e nei doveri, in che cosa sono diversi? E dunque, la loro scrittura in che cosa risulta diversa? Qual è il “segno della differenza”?
2012
9788896339206
antropologia
letteratura
genere
studi femminili
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14087/6689
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