Bisogna attendere la seconda metà del Novencento per trovare i primi studi etnografici, scientificamente fondati, dedicati al mondo alpino che mettono in relazione i fattori tradizionali con le dinamiche del cambiamento. I primi tentativi antropologici di descrizione del mondo alpino presentano, però, le Alpi ancora come «marginali rispetto al resto della società europea e caratterizzate da tratti ritenuti “primitivi”. Le Alpi apparivano allo stesso tempo vicine e remote, e questa ambigua collocazione spiega perché l’antropologia alpina si sia di conseguenza trovata sin dai suoi inizi sospesa tra esotismo e domesticità» (Ibid., p. 168). Queste immagini discordanti del mondo alpino, costruite da osservatori esterni, sono state nel tempo interiorizzate dagli abitanti diventando autorappresentazioni con conseguenze di varia portata sia a livello identitario sia a livello di sviluppo del territorio.
Antropologia alpina. Gli apporti scientifici della scuola torinese
PORCELLANA, Valentina
2009-01-01
Abstract
Bisogna attendere la seconda metà del Novencento per trovare i primi studi etnografici, scientificamente fondati, dedicati al mondo alpino che mettono in relazione i fattori tradizionali con le dinamiche del cambiamento. I primi tentativi antropologici di descrizione del mondo alpino presentano, però, le Alpi ancora come «marginali rispetto al resto della società europea e caratterizzate da tratti ritenuti “primitivi”. Le Alpi apparivano allo stesso tempo vicine e remote, e questa ambigua collocazione spiega perché l’antropologia alpina si sia di conseguenza trovata sin dai suoi inizi sospesa tra esotismo e domesticità» (Ibid., p. 168). Queste immagini discordanti del mondo alpino, costruite da osservatori esterni, sono state nel tempo interiorizzate dagli abitanti diventando autorappresentazioni con conseguenze di varia portata sia a livello identitario sia a livello di sviluppo del territorio.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.