Emblem of a formal register, the linguistic variety proposed as a model in the Italian school system ever since National Unity is characterized by a lasting artificiality and a strong unwillingness to innovate, even within a frame of progressive slow changes along its historical development. That's why lexical frequencies recorded for “Scholastic Italian” can appear as inherently inconsistent, contrasting with basic vocabulary, even contradictory compared with other apparently similar Italian varieties. Consequently, to study their configuration it's necessary to adopt analysis models capable to interpret quantitative data (volume figures) in the light of the complexity of paradigmatic relations between concurring solutions and of the composite connections between number and type of meanings exhibited in current use. By taking in consideration as a case study Scholastic Italian used by teachers during the first 150 years of the national school system, and starting from the data collected by the diachronic corpus of CoDiSV, the contribution aims at verifying opportunities and criticalities of lexicometric analysis applied to such a linguistic variety, that is addressed to an unsophisticated audience, yet characterized by a specialized point of view; of high aspirations, but influenced by educational needs; constantly evolving and yet always recalcitrant to the solicitations of the contemporary language.

Emblema di un canone ‘anti-parlato’, la varietà linguistica proposta a modello nella scuola italiana a partire dall’Unità nazionale, pur presentando storicamente progressivi tratti evolutivi, si caratterizza per una duratura tendenza all’artificiosità e per una marcata refrattarietà all’innovazione. Le frequenze lessicali documentate nell’italiano scolastico possono, per queste ragioni, presentarsi come intrinsecamente poco coerenti, discordanti in rapporto a quelle del vocabolario di base contraddittorie rispetto alle evidenze rintracciabili in varietà d’italiano apparentemente affini: lo studio delle loro configurazioni richiede, pertanto, modelli di analisi capaci di interpretare i dati quantitativi alla luce della complessità delle relazioni paradigmatiche tra le potenziali soluzioni concorrenti nonché dei compositi rapporti tra numero e tipologia delle accezioni testimoniate nei concreti impieghi contestuali. Assumendo l’italiano scolastico proposto dagli insegnanti nei primi centocinquant’anni di scuola nazionale a caso di studio, a partire dai dati ricavati dal corpus diacronico del CoDiSV, il contributo si prefigge allora di verificare opportunità e criticità poste dall’applicazione di parametri lessicometrici a una varietà linguistica al contempo rivolta a un pubblico ingenuo e connotata in prospettiva specialistica, di aspirazione elevata ma condizionata da esigenze educative, in costante evoluzione e ciò malgrado costantemente recalcitrante rispetto alle sollecitazioni della lingua viva e coeva.

Il parametro della frequenza tra paradossi e antinomie: il caso dell'italiano scolastico

REVELLI L
2018-01-01

Abstract

Emblem of a formal register, the linguistic variety proposed as a model in the Italian school system ever since National Unity is characterized by a lasting artificiality and a strong unwillingness to innovate, even within a frame of progressive slow changes along its historical development. That's why lexical frequencies recorded for “Scholastic Italian” can appear as inherently inconsistent, contrasting with basic vocabulary, even contradictory compared with other apparently similar Italian varieties. Consequently, to study their configuration it's necessary to adopt analysis models capable to interpret quantitative data (volume figures) in the light of the complexity of paradigmatic relations between concurring solutions and of the composite connections between number and type of meanings exhibited in current use. By taking in consideration as a case study Scholastic Italian used by teachers during the first 150 years of the national school system, and starting from the data collected by the diachronic corpus of CoDiSV, the contribution aims at verifying opportunities and criticalities of lexicometric analysis applied to such a linguistic variety, that is addressed to an unsophisticated audience, yet characterized by a specialized point of view; of high aspirations, but influenced by educational needs; constantly evolving and yet always recalcitrant to the solicitations of the contemporary language.
2018
978-88-3293-137-2
Emblema di un canone ‘anti-parlato’, la varietà linguistica proposta a modello nella scuola italiana a partire dall’Unità nazionale, pur presentando storicamente progressivi tratti evolutivi, si caratterizza per una duratura tendenza all’artificiosità e per una marcata refrattarietà all’innovazione. Le frequenze lessicali documentate nell’italiano scolastico possono, per queste ragioni, presentarsi come intrinsecamente poco coerenti, discordanti in rapporto a quelle del vocabolario di base contraddittorie rispetto alle evidenze rintracciabili in varietà d’italiano apparentemente affini: lo studio delle loro configurazioni richiede, pertanto, modelli di analisi capaci di interpretare i dati quantitativi alla luce della complessità delle relazioni paradigmatiche tra le potenziali soluzioni concorrenti nonché dei compositi rapporti tra numero e tipologia delle accezioni testimoniate nei concreti impieghi contestuali. Assumendo l’italiano scolastico proposto dagli insegnanti nei primi centocinquant’anni di scuola nazionale a caso di studio, a partire dai dati ricavati dal corpus diacronico del CoDiSV, il contributo si prefigge allora di verificare opportunità e criticità poste dall’applicazione di parametri lessicometrici a una varietà linguistica al contempo rivolta a un pubblico ingenuo e connotata in prospettiva specialistica, di aspirazione elevata ma condizionata da esigenze educative, in costante evoluzione e ciò malgrado costantemente recalcitrante rispetto alle sollecitazioni della lingua viva e coeva.
italiano scolastico
frequenza lessicale
lessicometria
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14087/7093
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