Il tema del rischio è intrinseco al discorso pedagogico, che necessita costantemente di tematizzarlo per definire il posizionamento delle proposte educative e scolastiche in merito a orientamenti, significati, valori e obiettivi. Le proposte educative all’aria aperta rappresentano in tal senso un ambito privilegiato, poiché in esse il rischio – con le sue rappresentazioni, interpretazioni, implicazioni – è ulteriormente reso visibile, discusso, temuto o valorizzato. Il volume raccoglie esperienze – eterogenee per destinatari, collocazioni, modalità, strategie, esiti... – che presentano opportunità educative e contesti, certamente intelligenti, nei quali il rischio è stato assunto come dimensione pedagogica, così da permettere di esplorarne le possibilità, leggere le resistenze, considerarne le ricadute. Il quadro che ne emerge, mentre restituisce una pluralità di sguardi e approcci, è un ulteriore contributo alla riflessione sul valore delle proposte all’aperto e, insieme, su quello del rischio in educazione. Salvare Robinson, allora, è permettere ai bambini di vivere avventure fuori dall'ordinario con diverse incognite e alcuni rischi. Affrontare ciò che noi adulti apprensivi viviamo per lo più come pericoli rappresenta la miglior garanzia di sicurezza: i bambini intuiscono che la loro incolumità è legata necessariamente alla loro attenzione e prudenza e dunque mettono in atto meccanismi di difesa spesso atrofizzati dal vivere in un ambiente artificiale dove tutto è strutturato e apparentemente innocuo. Affrontare il rischio significa acquisire capacità di giudizio e quindi autonomia.
Salvare Robinson. La dimensione pedagogica del rischio nelle esperienze all'aperto
Bertolino F.
2022-01-01
Abstract
Il tema del rischio è intrinseco al discorso pedagogico, che necessita costantemente di tematizzarlo per definire il posizionamento delle proposte educative e scolastiche in merito a orientamenti, significati, valori e obiettivi. Le proposte educative all’aria aperta rappresentano in tal senso un ambito privilegiato, poiché in esse il rischio – con le sue rappresentazioni, interpretazioni, implicazioni – è ulteriormente reso visibile, discusso, temuto o valorizzato. Il volume raccoglie esperienze – eterogenee per destinatari, collocazioni, modalità, strategie, esiti... – che presentano opportunità educative e contesti, certamente intelligenti, nei quali il rischio è stato assunto come dimensione pedagogica, così da permettere di esplorarne le possibilità, leggere le resistenze, considerarne le ricadute. Il quadro che ne emerge, mentre restituisce una pluralità di sguardi e approcci, è un ulteriore contributo alla riflessione sul valore delle proposte all’aperto e, insieme, su quello del rischio in educazione. Salvare Robinson, allora, è permettere ai bambini di vivere avventure fuori dall'ordinario con diverse incognite e alcuni rischi. Affrontare ciò che noi adulti apprensivi viviamo per lo più come pericoli rappresenta la miglior garanzia di sicurezza: i bambini intuiscono che la loro incolumità è legata necessariamente alla loro attenzione e prudenza e dunque mettono in atto meccanismi di difesa spesso atrofizzati dal vivere in un ambiente artificiale dove tutto è strutturato e apparentemente innocuo. Affrontare il rischio significa acquisire capacità di giudizio e quindi autonomia.File | Dimensione | Formato | |
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