L’evoluzione dei servizi per la prima infanzia negli ultimi vent’anni ha visto crescere i livelli di consapevolezza, tra gli operatori dei nidi, del loro ruolo educativo e non solo di cura e di assistenza, grazie all’evoluzione della giurisprudenza, al proliferare di buone pratiche e alla loro diffusione “dal basso”, insieme a un esponenziale incremento delle agenzie formative universitarie e al moltiplicarsi di occasioni di aggiornamento e di formazione continua. Tale fenomeno è corso parallelamente a un processo di maturazione delle competenze genitoriali tra le famiglie più attive e desiderose di far parte integrante della comunità che educa: questo ha alimentato il bisogno di strutturare e formalizzare momenti di confronto e di scambio, nello stesso tempo ha incrementato il rischio di frizioni tra posture pedagogiche differenti, di confusione tra ruoli fino a sfociare in situazioni di conflitto aperto (Bobbio, 2019). Al quadro aggiungiamo il fenomeno del diversificarsi delle relazioni familiari che, da una parte ha allargato i confini dell’affettività, dall’altra ha allentato la stabilità dei legàmi e incrementato percezioni d’incertezza rispetto ai punti di riferimento rappresentati da alcuni adulti nei bambini e nelle bambine oltre che da consuetudini e stili di vita.
Partecipare bene, partecipare tutti
Gianni Nuti
2023-01-01
Abstract
L’evoluzione dei servizi per la prima infanzia negli ultimi vent’anni ha visto crescere i livelli di consapevolezza, tra gli operatori dei nidi, del loro ruolo educativo e non solo di cura e di assistenza, grazie all’evoluzione della giurisprudenza, al proliferare di buone pratiche e alla loro diffusione “dal basso”, insieme a un esponenziale incremento delle agenzie formative universitarie e al moltiplicarsi di occasioni di aggiornamento e di formazione continua. Tale fenomeno è corso parallelamente a un processo di maturazione delle competenze genitoriali tra le famiglie più attive e desiderose di far parte integrante della comunità che educa: questo ha alimentato il bisogno di strutturare e formalizzare momenti di confronto e di scambio, nello stesso tempo ha incrementato il rischio di frizioni tra posture pedagogiche differenti, di confusione tra ruoli fino a sfociare in situazioni di conflitto aperto (Bobbio, 2019). Al quadro aggiungiamo il fenomeno del diversificarsi delle relazioni familiari che, da una parte ha allargato i confini dell’affettività, dall’altra ha allentato la stabilità dei legàmi e incrementato percezioni d’incertezza rispetto ai punti di riferimento rappresentati da alcuni adulti nei bambini e nelle bambine oltre che da consuetudini e stili di vita.File | Dimensione | Formato | |
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