Da sempre l’uomo vive d’immaginazione. Contrariamente a quanto si pensa, non intendiamo riferirci a una dimen- sione antitetica a ciò che i sensi raccolgono e la mente seleziona e processa, ma alla capacità trasformativa della materia determinata proprio dall’impie- go del nostro bagaglio sensoriale per evocare una sua sostanza invisibile, conciliare opposti distanti, aggiungere mondi a mondi. Condensiamo in sim- boli le nostre visioni, le facciamo diventare territorio comune, ne regoliamo l’evoluzione e ne decretiamo la fine: si tratta dell’unico potere in possesso dell’essere umano per contrastare i pensieri di morte.
Reti cooperanti: il fenomeno delle orchestre sociali.
Gianni Nuti
2023-01-01
Abstract
Da sempre l’uomo vive d’immaginazione. Contrariamente a quanto si pensa, non intendiamo riferirci a una dimen- sione antitetica a ciò che i sensi raccolgono e la mente seleziona e processa, ma alla capacità trasformativa della materia determinata proprio dall’impie- go del nostro bagaglio sensoriale per evocare una sua sostanza invisibile, conciliare opposti distanti, aggiungere mondi a mondi. Condensiamo in sim- boli le nostre visioni, le facciamo diventare territorio comune, ne regoliamo l’evoluzione e ne decretiamo la fine: si tratta dell’unico potere in possesso dell’essere umano per contrastare i pensieri di morte.File in questo prodotto:
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