Quale spazio è riservato all’educazione ambientale nei percorsi formativi universitari? Quanto il mondo accademico si è preoccupato di inserire questa dimensione educativa nei curricola? Nello specifico che tipo di formazione dei formatori in ambito di educazione ambientale viene proposta a livello universitario? Per chi come noi vede nell’educazione ambientale un ambito formativo trasversale, in grado di fornire un contributo prezioso tanto agli insegnamenti disciplinari, quanto ad interi percorsi educativi dalla scuola materna fino all’università, queste domande assumono un interesse particolare che ha anche a che fare con le proprie motivazioni professionali (Bertolino, Perazzone, 2004). Partendo da questo tipo di motivazione, nel 2004, è stato avviato un percorso di ricerca che ha portato all’individuazione di una quarantina di insegnamenti e di una sessantina di docenti che dal 2001 ad oggi hanno tenuto corsi di Educazione ambientale sparsi in più di quaranta dei 90 atenei italiani. Questi risultati, presentati al Terzo Congresso Mondiale dell'Educazione Ambientale, tenutosi a Torino nell’ottobre del 2005, hanno in sostanza confermato la significatività della ricerca. Ha preso quindi il via un approfondimento dell’istantanea rilevata nel 2004/2005 attraverso una serie di interviste ai docenti individuati e dichiaratisi disponibili. Questo articolo, e quello contenuto nel numero successivo della rivista Cultura della Sostenibilità (Bertolino F., Messina M., Perazzone A., Salomone M. (2007), Reti relazionali e mappe concettuali dell'educazione ambientale nell'università italiana, in Culture della Sostenibilità, n. 2/2007, Franco Angeli, Milano, pp. 61-86), rappresentano quindi l’analisi e la restituzione dei risultati dell’indagine complessiva. Qui viene descritto l’approccio metodologico ed i dati relativi all’offerta formativa delle università italiane in relazione all’Educazione Ambientale, nel successivo contributo (grazie all’analisi delle domande dei questionari a risposta chiusa e delle interviste) i diversi approcci all’insegnamento, le reti di rapporti con il territorio e con la comunità scientifica, gli interessi e le linee di ricerca, le attese per il futuro dei docenti. L’educazione ambientale e più in generale le tematiche connesse alla società sostenibile possono rappresentare per la ricerca e la didattica universitaria un ambito di confronto tra settori ed un’area di reciproco sconfinamento. Il lavoro che portiamo avanti si propone di cogliere questa opportunità, ampliando il dibattito a quella parte del mondo, non solo accademico, interessata ad avviare nuovi percorsi di ricerca trans-disciplinari ed ad iniziare un ripensamento dei curricula in un’ottica di sostenibilità.
L'educazione ambientale nelle università italiane: attori, modelli, contenuti, ricerche
BERTOLINO F;
2007-01-01
Abstract
Quale spazio è riservato all’educazione ambientale nei percorsi formativi universitari? Quanto il mondo accademico si è preoccupato di inserire questa dimensione educativa nei curricola? Nello specifico che tipo di formazione dei formatori in ambito di educazione ambientale viene proposta a livello universitario? Per chi come noi vede nell’educazione ambientale un ambito formativo trasversale, in grado di fornire un contributo prezioso tanto agli insegnamenti disciplinari, quanto ad interi percorsi educativi dalla scuola materna fino all’università, queste domande assumono un interesse particolare che ha anche a che fare con le proprie motivazioni professionali (Bertolino, Perazzone, 2004). Partendo da questo tipo di motivazione, nel 2004, è stato avviato un percorso di ricerca che ha portato all’individuazione di una quarantina di insegnamenti e di una sessantina di docenti che dal 2001 ad oggi hanno tenuto corsi di Educazione ambientale sparsi in più di quaranta dei 90 atenei italiani. Questi risultati, presentati al Terzo Congresso Mondiale dell'Educazione Ambientale, tenutosi a Torino nell’ottobre del 2005, hanno in sostanza confermato la significatività della ricerca. Ha preso quindi il via un approfondimento dell’istantanea rilevata nel 2004/2005 attraverso una serie di interviste ai docenti individuati e dichiaratisi disponibili. Questo articolo, e quello contenuto nel numero successivo della rivista Cultura della Sostenibilità (Bertolino F., Messina M., Perazzone A., Salomone M. (2007), Reti relazionali e mappe concettuali dell'educazione ambientale nell'università italiana, in Culture della Sostenibilità, n. 2/2007, Franco Angeli, Milano, pp. 61-86), rappresentano quindi l’analisi e la restituzione dei risultati dell’indagine complessiva. Qui viene descritto l’approccio metodologico ed i dati relativi all’offerta formativa delle università italiane in relazione all’Educazione Ambientale, nel successivo contributo (grazie all’analisi delle domande dei questionari a risposta chiusa e delle interviste) i diversi approcci all’insegnamento, le reti di rapporti con il territorio e con la comunità scientifica, gli interessi e le linee di ricerca, le attese per il futuro dei docenti. L’educazione ambientale e più in generale le tematiche connesse alla società sostenibile possono rappresentare per la ricerca e la didattica universitaria un ambito di confronto tra settori ed un’area di reciproco sconfinamento. Il lavoro che portiamo avanti si propone di cogliere questa opportunità, ampliando il dibattito a quella parte del mondo, non solo accademico, interessata ad avviare nuovi percorsi di ricerca trans-disciplinari ed ad iniziare un ripensamento dei curricula in un’ottica di sostenibilità.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.