Il contesto agricolo, luogo di vita e sostentamento della maggior parte della popolazione italiana fino a metà del secolo scorso, è via via diventato spazio lontano ed estraneo, determinando in particolare per le nuove generazioni una perdita di consapevolezza ed identità ecologica. Poco per volta il distacco è stato metabolizzato e si è assiste oggi ad una progressiva idealizzazione spesso stereotipata, distorta o addirittura fantastica del mondo rurale. Ne sono testimonianza i moltissimi testi che ogni anno vengono pubblicati per i bimbi piccoli sul tema della fattoria e della campagna, così come i cartoons, i videogiochi ed i browsergames. Salvo eccezioni in queste rappresentazioni dominano cuccioli da accarezzare e paesaggi idilliaci, senza che nulla riesca a trasparire rispetto al ruolo che quell’ambiente e le persone che ancora ci vivono e lavorano, rivestono sul nostro quotidiano urbano. Analizzare criticamente e utilizzare dal punto di vista educativo storie, personaggi, materiali e soprattutto giochi molto conosciuti ed amati dai ragazzi, può configurarsi come una delle modalità a disposizione degli educatori per far riflettere sul concetto sostenibilità, limite e risorsa, sui flussi e le trasformazioni di materia e energia, sul fatto che, per quanto difficile da percepire, tutto ciò di cui disponiamo ogni giorno e tutto ciò che facciamo è connesso con molteplici fili a ecosistemi ecologicamente produttivi. Si tratta certo di smascherarne i limiti, gli aspetti paradossali e problematici, ma anche di riconoscerne la funzione “ponte” che questi materiali possono avere rispetto all’esperienza diretta: talvolta dietro rappresentazioni fantastiche, caricaturali e stereotipate si nascondono aspetti della realtà che possono essere svelati con un po’ di ironia per ri-motivare non solo lo studio scolastico, ma anche l’immersione nel contesto rurale. Bibliografia Bertolino F., Piccinelli A., Perazzone A. (2012), Extraterrestri in campagna. Quando insegnanti e ragazzi sbarcano in fattoria didattica. Negretto Editore, Mantova. Bertolino F., Perazzone A. (2011), Le Scienze Naturali nella scuola primaria: antropocentrismo, interdipendenza, identità ecologica nei quaderni valdostani, in Revelli L., Scritture scolastiche dall’unità ai giorni nostri: studi e ricerche d’area valdostana, Aracne editore, Roma, pp. 127-160. Falteri P. (2005), Ho visto i buoi fare il pane. L’immagine del mondo agricolo nei libri di testo della scuola primaria, Coldiretti, Roma.
Ambiente rurale e interdipendenze: rappresentazioni fra reale e virtuale alla ricerca di una identità ecologica
BERTOLINO F;
2013-01-01
Abstract
Il contesto agricolo, luogo di vita e sostentamento della maggior parte della popolazione italiana fino a metà del secolo scorso, è via via diventato spazio lontano ed estraneo, determinando in particolare per le nuove generazioni una perdita di consapevolezza ed identità ecologica. Poco per volta il distacco è stato metabolizzato e si è assiste oggi ad una progressiva idealizzazione spesso stereotipata, distorta o addirittura fantastica del mondo rurale. Ne sono testimonianza i moltissimi testi che ogni anno vengono pubblicati per i bimbi piccoli sul tema della fattoria e della campagna, così come i cartoons, i videogiochi ed i browsergames. Salvo eccezioni in queste rappresentazioni dominano cuccioli da accarezzare e paesaggi idilliaci, senza che nulla riesca a trasparire rispetto al ruolo che quell’ambiente e le persone che ancora ci vivono e lavorano, rivestono sul nostro quotidiano urbano. Analizzare criticamente e utilizzare dal punto di vista educativo storie, personaggi, materiali e soprattutto giochi molto conosciuti ed amati dai ragazzi, può configurarsi come una delle modalità a disposizione degli educatori per far riflettere sul concetto sostenibilità, limite e risorsa, sui flussi e le trasformazioni di materia e energia, sul fatto che, per quanto difficile da percepire, tutto ciò di cui disponiamo ogni giorno e tutto ciò che facciamo è connesso con molteplici fili a ecosistemi ecologicamente produttivi. Si tratta certo di smascherarne i limiti, gli aspetti paradossali e problematici, ma anche di riconoscerne la funzione “ponte” che questi materiali possono avere rispetto all’esperienza diretta: talvolta dietro rappresentazioni fantastiche, caricaturali e stereotipate si nascondono aspetti della realtà che possono essere svelati con un po’ di ironia per ri-motivare non solo lo studio scolastico, ma anche l’immersione nel contesto rurale. Bibliografia Bertolino F., Piccinelli A., Perazzone A. (2012), Extraterrestri in campagna. Quando insegnanti e ragazzi sbarcano in fattoria didattica. Negretto Editore, Mantova. Bertolino F., Perazzone A. (2011), Le Scienze Naturali nella scuola primaria: antropocentrismo, interdipendenza, identità ecologica nei quaderni valdostani, in Revelli L., Scritture scolastiche dall’unità ai giorni nostri: studi e ricerche d’area valdostana, Aracne editore, Roma, pp. 127-160. Falteri P. (2005), Ho visto i buoi fare il pane. L’immagine del mondo agricolo nei libri di testo della scuola primaria, Coldiretti, Roma.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.