INTRODUZIONE Il consumo di alcolici coinvolge in Italia più della metà (54%) degli adolescenti tra gli 11 e i 17 anni, con un aumento negli ultimi anni dell’assunzione eccessiva di alcolici in un’unica occasione (bingedrinking) (ISTAT, 2012). La letteratura sui comportamenti a rischio in adolescenza evidenzia che il consumo di alcolici può essere spiegato in relazione alle problematiche tipiche dello sviluppo adolescenziale, tenendo conto di molteplici fattori (sia individuali che contestuali) che possono configurarsi come fattori di rischio o di protezione. Al fine di individuare specifici fattori di protezione, a partire dal modello proposto da Jessor per lo studio dei comportamenti a rischio (Jessor, Donovan, Costa, 1991) il presente contributo intende analizzare il consumo di alcolici in rapporto a un complesso sistema di variabili, prossimali, specificamente legate al consumo di alcolici, e distali, riferite sia all’adolescente sia a due dei suoi principali contesti di vita: famiglia e pari. Obiettivi specifici: 1) descrivere il consumo di alcolici, l’abuso di alcolici e i problemi a esso correlati nei 14-15enni. 2) indagare le relazioni fra caratteristiche individuali e contestuali e abuso di alcol e problemi a esso connessi. Variabili individuali considerate: consapevolezza di rischi e vantaggi del bere, autoefficacia nel resistere alle pressioni a bere (prossimali), autoefficacia regolatoria, nel chiedere aiuto, nel soddisfare le aspettative, nell’assertività (distali); variabili contestuali: contesti di consumo, disapprovazione del bere da parte di amici e genitori, modello degli amici (prossimali); controllo e supporto di genitori e amici (distali). Ci attendiamo in questa fascia d’età un contributo rilevante sia del contesto familiare che di quello amicale nella spiegazione del coinvolgimento nell’abuso alcolici. METODO Lo studio ha coinvolto 506 14-15enni di ambo i generi (45% maschi) frequentanti diverse scuole secondarie del Piemonte e della Valle d’Aosta. Ai partecipanti è stato somministrato, in forma anonima, un questionario self-report contenente misure inerenti il consumo di alcolici e diverse caratteristiche individuali e contestuali. In questo contributo sono state utilizzate: scale relative all’abuso di alcolici e ai problemi (di tipo fisico e sociale) a esso conseguenti, scale relative a variabili individuali e contestuali, distinte in prossimali e distali, che possono costituire fattori di rischio o protezione in relazione al consumo di alcolici. La relazione tra tali fattori, abuso di alcol e problemi a esso connessi è stata indagata tramite modelli di regressione multipla lineare di tipo gerarchico. RISULTATI Il 45% dei partecipanti dichiara di aver bevuto alcolici soltanto una volta nella vita e il 16% di non averlo mai fatto. Circa un terzo del campione riferisce di aver bevuto diverse volte, mentre il 6% dichiara di farlo abitualmente. Non sono emerse a questo proposito differenze significative legate al genere (χ2=3.79; p=.450). Inoltre, il 27% dei partecipanti ha più volte consumato alcolici in quantità eccessive in un’unica occasione; i maschi abusano mediamente di alcol in misura maggiore rispetto alle ragazze (F=4.95;p=.025). Il modello di regressione testato spiega il 34% della varianza per l’abuso di alcolici e il 30% in riferimento ai problemi a esso connessi. Le variabili prossimali, in particolare contestuali, spiegano la maggior parte della varianza in relazione all’abuso di alcol (19% varianza spiegata). Infatti, la consapevolezza dei rischi dell’uso di alcolici non ha un legame significativo con l’abuso, mentre le variabili maggiormente legate all’abuso risultano il consumo di alcol con gli amici e ancor più fortemente il consumo in famiglia, che si configura come fattore di rischio. Rispetto ai problemi legati all’abuso di alcolici, sono invece le variabili individuali prossimali a spiegare la maggior parte della varianza (17% varianza spiegata), in particolare gli adolescenti che attribuiscono maggiori vantaggi fisici e psicologici al consumo di alcol hanno dichiarato maggiori problemi fisici e sociali in conseguenza dell’assunzione di quantità eccessive. DISCUSSIONE I dati di ricerca sono essenziali per orientare progetti di intervento efficaci. I risultati di questo lavoro evidenziano che con gli adolescenti è importante riflettere non soltanto sui rischi legati al consumo/abuso di alcolici ma anche sui vantaggi percepiti, al fine di individuare strategie alternative volte al raggiungimento dei medesimi obiettivi di crescita. Inoltre, l’importanza delle variabili legate al contesto familiare e amicale conferma la necessità di progettare interventi mirati al potenziamento di quelle abilità sociali e relazionali che favoriscono un migliore adattamento ai principali contesti di vita. Infine, emerge la necessità di rivolgere interventi di prevenzione dei rischi legati all’uso di alcol nella prima adolescenza non soltanto a ragazzi e ragazze ma anche ai loro genitori.

FATTORI DI PROTEZIONE DALL'ABUSO DI ALCOLICI E DAI PROBLEMI AD ESSO CORRELATI NELLA PRIMA ADOLESCENZA: INDICAZIONI PER LA PREVENZIONE

Cattelino E;
2013-01-01

Abstract

INTRODUZIONE Il consumo di alcolici coinvolge in Italia più della metà (54%) degli adolescenti tra gli 11 e i 17 anni, con un aumento negli ultimi anni dell’assunzione eccessiva di alcolici in un’unica occasione (bingedrinking) (ISTAT, 2012). La letteratura sui comportamenti a rischio in adolescenza evidenzia che il consumo di alcolici può essere spiegato in relazione alle problematiche tipiche dello sviluppo adolescenziale, tenendo conto di molteplici fattori (sia individuali che contestuali) che possono configurarsi come fattori di rischio o di protezione. Al fine di individuare specifici fattori di protezione, a partire dal modello proposto da Jessor per lo studio dei comportamenti a rischio (Jessor, Donovan, Costa, 1991) il presente contributo intende analizzare il consumo di alcolici in rapporto a un complesso sistema di variabili, prossimali, specificamente legate al consumo di alcolici, e distali, riferite sia all’adolescente sia a due dei suoi principali contesti di vita: famiglia e pari. Obiettivi specifici: 1) descrivere il consumo di alcolici, l’abuso di alcolici e i problemi a esso correlati nei 14-15enni. 2) indagare le relazioni fra caratteristiche individuali e contestuali e abuso di alcol e problemi a esso connessi. Variabili individuali considerate: consapevolezza di rischi e vantaggi del bere, autoefficacia nel resistere alle pressioni a bere (prossimali), autoefficacia regolatoria, nel chiedere aiuto, nel soddisfare le aspettative, nell’assertività (distali); variabili contestuali: contesti di consumo, disapprovazione del bere da parte di amici e genitori, modello degli amici (prossimali); controllo e supporto di genitori e amici (distali). Ci attendiamo in questa fascia d’età un contributo rilevante sia del contesto familiare che di quello amicale nella spiegazione del coinvolgimento nell’abuso alcolici. METODO Lo studio ha coinvolto 506 14-15enni di ambo i generi (45% maschi) frequentanti diverse scuole secondarie del Piemonte e della Valle d’Aosta. Ai partecipanti è stato somministrato, in forma anonima, un questionario self-report contenente misure inerenti il consumo di alcolici e diverse caratteristiche individuali e contestuali. In questo contributo sono state utilizzate: scale relative all’abuso di alcolici e ai problemi (di tipo fisico e sociale) a esso conseguenti, scale relative a variabili individuali e contestuali, distinte in prossimali e distali, che possono costituire fattori di rischio o protezione in relazione al consumo di alcolici. La relazione tra tali fattori, abuso di alcol e problemi a esso connessi è stata indagata tramite modelli di regressione multipla lineare di tipo gerarchico. RISULTATI Il 45% dei partecipanti dichiara di aver bevuto alcolici soltanto una volta nella vita e il 16% di non averlo mai fatto. Circa un terzo del campione riferisce di aver bevuto diverse volte, mentre il 6% dichiara di farlo abitualmente. Non sono emerse a questo proposito differenze significative legate al genere (χ2=3.79; p=.450). Inoltre, il 27% dei partecipanti ha più volte consumato alcolici in quantità eccessive in un’unica occasione; i maschi abusano mediamente di alcol in misura maggiore rispetto alle ragazze (F=4.95;p=.025). Il modello di regressione testato spiega il 34% della varianza per l’abuso di alcolici e il 30% in riferimento ai problemi a esso connessi. Le variabili prossimali, in particolare contestuali, spiegano la maggior parte della varianza in relazione all’abuso di alcol (19% varianza spiegata). Infatti, la consapevolezza dei rischi dell’uso di alcolici non ha un legame significativo con l’abuso, mentre le variabili maggiormente legate all’abuso risultano il consumo di alcol con gli amici e ancor più fortemente il consumo in famiglia, che si configura come fattore di rischio. Rispetto ai problemi legati all’abuso di alcolici, sono invece le variabili individuali prossimali a spiegare la maggior parte della varianza (17% varianza spiegata), in particolare gli adolescenti che attribuiscono maggiori vantaggi fisici e psicologici al consumo di alcol hanno dichiarato maggiori problemi fisici e sociali in conseguenza dell’assunzione di quantità eccessive. DISCUSSIONE I dati di ricerca sono essenziali per orientare progetti di intervento efficaci. I risultati di questo lavoro evidenziano che con gli adolescenti è importante riflettere non soltanto sui rischi legati al consumo/abuso di alcolici ma anche sui vantaggi percepiti, al fine di individuare strategie alternative volte al raggiungimento dei medesimi obiettivi di crescita. Inoltre, l’importanza delle variabili legate al contesto familiare e amicale conferma la necessità di progettare interventi mirati al potenziamento di quelle abilità sociali e relazionali che favoriscono un migliore adattamento ai principali contesti di vita. Infine, emerge la necessità di rivolgere interventi di prevenzione dei rischi legati all’uso di alcol nella prima adolescenza non soltanto a ragazzi e ragazze ma anche ai loro genitori.
2013
978-88-343-2657-2
binge drinking
alcohol abuse
protective factors
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14087/5386
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