Gli aspetti che qualifi cano il clima di apprendimento in senso lato, come il clima scolastico e il clima disciplinare durante le lezioni, nonché la rete relazionale scuola-famiglia sono analizzati in chiave pedagogica. Se in Valle d’Aosta il clima di scuola risulta essere complessivamente in linea con la media nazionale e con la media dei Paesi OCSE partecipanti all’indagine, l’interesse di un esame analitico dell’infl uenza percepita dai dirigenti scolastici della Regione delle varie dimensioni del costrutto “clima” sui processi di insegnamentoapprendimento, anche in relazione con le opinioni degli studenti sul clima disciplinare in classe e sulla qualità delle relazioni con gli insegnanti, risiede nell’opportunità di individuare e descrivere alcuni nuclei tematici riguardanti particolari variabili di processo che nella realtà scolastica locale potrebbero divenire oggetto di dibattito interno, in vista di un miglioramento della qualità dei contesti formativi. Per esempio, tra i fattori che i dirigenti considerano un ostacolo all’apprendimento, si evidenziano l’assenteismo degli studenti e le resistenze al cambiamento da parte del personale scolastico. Sul fronte delle relazioni scuola-famiglia, la comunicazione ai genitori dell’effi cacia dell’azione formativa in un’ottica comparativa, con la collocazione dei risultati degli alunni in contesti più ampi, in relazione a quelli rilevati in altre classi, altre istituzioni, altri territori, non sembra ancora appartenere alla cultura valutativa delle scuole valdostane. Peraltro, riguardo alle aspettative dei genitori nei confronti della scuola, la pressione delle famiglie affi nché l’istituzione assicuri livelli di apprendimento elevati è pressoché inesistente. Anche il coinvolgimento delle famiglie nella vita scolastica è molto basso. Dal punto di vista degli studenti, le relazioni con gli insegnanti sono poco soddisfacenti e risulta carente la dimensione della cura pedagogica. Emerge, invece, come particolare punto di forza, la sicurezza del clima, con una percezione quasi nulla di fenomeni di bullismo o di gravi comportamenti a rischio negli studenti. I dati raccolti in PISA, letti anche in comparazione con le Macroaree e con la rilevazione internazionale per quanto concerne gli indici sintetici, possono allora divenire un agente di sensibilizzazione e rappresentare un punto di partenza per l’avvio di un approfondimento critico intorno al clima di scuola nella sua complessità prassica e assiologica, per un presa in carico di fattori riconosciuti come problematici, in una prospettiva evolutiva di accrescimento della qualità.
Clima, relazione, partecipazione in PISA 2009: uno sguardo pedagogico sul contesto valdostano
Grange T
2012-01-01
Abstract
Gli aspetti che qualifi cano il clima di apprendimento in senso lato, come il clima scolastico e il clima disciplinare durante le lezioni, nonché la rete relazionale scuola-famiglia sono analizzati in chiave pedagogica. Se in Valle d’Aosta il clima di scuola risulta essere complessivamente in linea con la media nazionale e con la media dei Paesi OCSE partecipanti all’indagine, l’interesse di un esame analitico dell’infl uenza percepita dai dirigenti scolastici della Regione delle varie dimensioni del costrutto “clima” sui processi di insegnamentoapprendimento, anche in relazione con le opinioni degli studenti sul clima disciplinare in classe e sulla qualità delle relazioni con gli insegnanti, risiede nell’opportunità di individuare e descrivere alcuni nuclei tematici riguardanti particolari variabili di processo che nella realtà scolastica locale potrebbero divenire oggetto di dibattito interno, in vista di un miglioramento della qualità dei contesti formativi. Per esempio, tra i fattori che i dirigenti considerano un ostacolo all’apprendimento, si evidenziano l’assenteismo degli studenti e le resistenze al cambiamento da parte del personale scolastico. Sul fronte delle relazioni scuola-famiglia, la comunicazione ai genitori dell’effi cacia dell’azione formativa in un’ottica comparativa, con la collocazione dei risultati degli alunni in contesti più ampi, in relazione a quelli rilevati in altre classi, altre istituzioni, altri territori, non sembra ancora appartenere alla cultura valutativa delle scuole valdostane. Peraltro, riguardo alle aspettative dei genitori nei confronti della scuola, la pressione delle famiglie affi nché l’istituzione assicuri livelli di apprendimento elevati è pressoché inesistente. Anche il coinvolgimento delle famiglie nella vita scolastica è molto basso. Dal punto di vista degli studenti, le relazioni con gli insegnanti sono poco soddisfacenti e risulta carente la dimensione della cura pedagogica. Emerge, invece, come particolare punto di forza, la sicurezza del clima, con una percezione quasi nulla di fenomeni di bullismo o di gravi comportamenti a rischio negli studenti. I dati raccolti in PISA, letti anche in comparazione con le Macroaree e con la rilevazione internazionale per quanto concerne gli indici sintetici, possono allora divenire un agente di sensibilizzazione e rappresentare un punto di partenza per l’avvio di un approfondimento critico intorno al clima di scuola nella sua complessità prassica e assiologica, per un presa in carico di fattori riconosciuti come problematici, in una prospettiva evolutiva di accrescimento della qualità.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.