Il valore della scrittura: uno sguardo all'esperienza costituzionale inglese

Il saggio si interroga sul rapporto che intercorre tra scrittura e costituzione. Muovendo dall'esame del mondo greco e romano e dal rapporto che allora esisteva tra religione, diritto e scrittura si ricostruisce l'importanza che da sempre riveste la scrittura delle regole, in grado di incidere sulla loro stessa normatvità. A partire da questo rilievo è possibile riconoscere, nonostante le ricostruzioni di segno opposto, che anche l'esperienza costituzionale inglese è segnata dal ricorso alla forza performativa della scrittura sin dai tempi dell'approvazione della Magna Charta. A ciò si deve aggiungere il fatto che l'Inghilterra è stato il primo paese in età moderna a redigere dei progetti di Costituzione in grado di ispirare le successive codificazioni costituzionali: L'Agreement of the People e l'Instrument of Government. Riconosciuto il ruolo dei testi normativi scritti in rapporto con le consuetudini e le convenzioni costituzionali, la differenza tra le esperienze continentali e quella inglese sembra ridursi a una distinzione tra chi ha una costituzione codificata e chi non ce l'ha.