“Microtesti” e iconografia nella costruzione dei saperi etnografici dell'APV - Atlas des patois valdôtains

This essay provides the reader with samples of treatment of the “ethnographic knowledge” arising from a linguistic atlas, which are presented starting from the experience of editing the materials coming from the database of APV-Atlas des Patois Valdôtains, a dialectological project started in the Seventies and now reaching the publication of its first volume about dairy activities. Samples are discussed on the basis of some theoretical issues which concern such features as the nature of information to be treated (textual or iconographic); the textual form of its presentation (schematic and “visual” or narrative and “oral-like”); the recourse to alternative sources (such as ethnographic museums) and the degree of freedom left to the researcher in re-constituting an inner coherence for the bare data.

Il saggio propone una serie di esempi di trattamento della “conoscenza etnografica” che emergono dall’esperienza compiuta durante l’edizione dei materiali dell’ “Atlas des Patois Valdôtains (APV)”, un progetto geolinguistico nato negli anni Sessanta del Novecento che si avvicina ora alla pubblicazione del suo primo volume, dedicato al latte e alle attività casearie. Gli esempi (che si riferiscono ad oggetti tradizionali, come i vari tipi di zangola o le forme da formaggio, o ad operazioni, come il filtraggio e la pesatura del latte o l’affioramento della panna) vengono discussi alla luce di diversi aspetti teorici che riguardano la traduzione del dato etnografico in “narrazione”, come la natura dell’informazione trattata (testuale o iconografica), la modalità cognitiva della sua presentazione (schematica e “visiva” oppure narrativa e “oralizzante”), la complementarità con fonti alternative (come i musei etnografici), il grado di libertà esercitabile da parte del ricercatore nel ricostruire la coerenza interna del nudo dato.