Over time, cross-fertilization as the use made by courts of foreign and international legal sources has become the object of a major debate. In particular, the practice of the Supreme Court of the United States of America from the early ages to the present days has been analyzed and praised by some, criticized by others, leading the American debate over the use of non-American legal material to focus on whether American courts could recall that material in their judgments and resort to that in their legal reasoning. In Europe, the legitimacy of judicial comparison has not been deemed a problem and European legal scholars have enthusiastically subscribed to cross-fertilization as a legal reality definitely achieved and focused their attention on how make use of foreign legal material. This article deals with the use of the US Supreme Court precedents made by the European Court of Human Rights. By scrutinizing its case law and proving that, as a general rule, the European Court of Human Rights has referred to the Supreme Court decisions in a merely ornamental fashion, it provides reasons to believe that, as far as the relation between the US Supreme Court and the European Court of Human Rights, cross-fertilization is just an illusion or, on a more positive note, a mere aspiration that has not been achieved yet.

Nel corso del tempo, la cross-fertilization intesa quale uso da parte delle corti di fonti straniere e internazionali ha costituito oggetto di un ampio dibattito. In particolar modo, la prassi della Corte Suprema degli Stati Uniti è stata analizzata e lodata da alcuni, criticata da altri, spingendo il dibattito americano sul tema a concentrarsi sulla legittimità dell’utilizzo di materiali giuridici non statunitensi nei provvedimenti delle autorità giudiziarie. In Europa, questo non è stato considerato un problema e la cross-fertilization è stata fin da subito guardata come una realtà giuridica acquisita, portando così i giuristi a interrogarsi su come utilizzare fonti giuridiche non nazionali. Questo articolo concerne l’uso dei precedenti della Corte Suprema degli Stati Uniti da parte della Corte europea dei diritti dell’uomo. Esaminando la giurisprudenza di quest’ultima, si mira a dimostrare che la Corte europea ha fatto riferimento alle decisioni della Corte Suprema in modo meramente ornamentale. Ciò fornisce ragioni per ritenere che, per quanto attiene al rapporto tra le due Corti, la cross-fertilization sia solo un’illusione o, tutt’al più, una mera aspirazione, non ancora giunta a realizzazione.

Communication Breakdown: The (Scarce) Use of the US Supreme Court Precedents in the Case Law of the European Court of Human Rights

Rosano' A
2019-01-01

Abstract

Over time, cross-fertilization as the use made by courts of foreign and international legal sources has become the object of a major debate. In particular, the practice of the Supreme Court of the United States of America from the early ages to the present days has been analyzed and praised by some, criticized by others, leading the American debate over the use of non-American legal material to focus on whether American courts could recall that material in their judgments and resort to that in their legal reasoning. In Europe, the legitimacy of judicial comparison has not been deemed a problem and European legal scholars have enthusiastically subscribed to cross-fertilization as a legal reality definitely achieved and focused their attention on how make use of foreign legal material. This article deals with the use of the US Supreme Court precedents made by the European Court of Human Rights. By scrutinizing its case law and proving that, as a general rule, the European Court of Human Rights has referred to the Supreme Court decisions in a merely ornamental fashion, it provides reasons to believe that, as far as the relation between the US Supreme Court and the European Court of Human Rights, cross-fertilization is just an illusion or, on a more positive note, a mere aspiration that has not been achieved yet.
2019
Nel corso del tempo, la cross-fertilization intesa quale uso da parte delle corti di fonti straniere e internazionali ha costituito oggetto di un ampio dibattito. In particolar modo, la prassi della Corte Suprema degli Stati Uniti è stata analizzata e lodata da alcuni, criticata da altri, spingendo il dibattito americano sul tema a concentrarsi sulla legittimità dell’utilizzo di materiali giuridici non statunitensi nei provvedimenti delle autorità giudiziarie. In Europa, questo non è stato considerato un problema e la cross-fertilization è stata fin da subito guardata come una realtà giuridica acquisita, portando così i giuristi a interrogarsi su come utilizzare fonti giuridiche non nazionali. Questo articolo concerne l’uso dei precedenti della Corte Suprema degli Stati Uniti da parte della Corte europea dei diritti dell’uomo. Esaminando la giurisprudenza di quest’ultima, si mira a dimostrare che la Corte europea ha fatto riferimento alle decisioni della Corte Suprema in modo meramente ornamentale. Ciò fornisce ragioni per ritenere che, per quanto attiene al rapporto tra le due Corti, la cross-fertilization sia solo un’illusione o, tutt’al più, una mera aspirazione, non ancora giunta a realizzazione.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14087/7839
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