Dopo una panoramica relativa alla giurisprudenza della Corte di giustizia dell’Unione europea in materia di tutela dei diritti fondamentali nel contesto della decisione quadro sul mandato d’arresto europeo, lo scritto si concentra sulle pronunce con le quali la Corte di Cassazione italiana si è conformata alla sentenza Aranyosi e Căldăraru della Corte di Lussemburgo e ha richiamato talune Corti d’Appello ad applicare il test elaborato in quella decisione. Si dà conto di due tendenze che paiono emergere dall’orientamento della Cassazione e che attengono, l’una, ai materiali giuridici utilizzati al fine dello svolgimento del test e, l’altra, alla ripartizione dell’onere di allegazione, evidenziando come questa seconda sia suscettibile di critiche.
Dopo Aranyosi e Căldăraru: la prassi della Corte di cassazione italiana in materia di diritti fondamentali e MAE
Rosano A
2020-01-01
Abstract
Dopo una panoramica relativa alla giurisprudenza della Corte di giustizia dell’Unione europea in materia di tutela dei diritti fondamentali nel contesto della decisione quadro sul mandato d’arresto europeo, lo scritto si concentra sulle pronunce con le quali la Corte di Cassazione italiana si è conformata alla sentenza Aranyosi e Căldăraru della Corte di Lussemburgo e ha richiamato talune Corti d’Appello ad applicare il test elaborato in quella decisione. Si dà conto di due tendenze che paiono emergere dall’orientamento della Cassazione e che attengono, l’una, ai materiali giuridici utilizzati al fine dello svolgimento del test e, l’altra, alla ripartizione dell’onere di allegazione, evidenziando come questa seconda sia suscettibile di critiche.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.