This contribution proposes a reading of human expressiveness as an propulsive and tool for personal growth, transdisciplinary learning and the construction of harmonious intersubjective relationships within the school between children with different abilities. Emphasis is given to the strong correspondence between contemporary artistic research in the performing arts (theater, music and dance) - committed to freeing corporeity from conventions, stereotypes and figurative art ¬– and paraverbal and non-verbal languages, instruments as important for human communication as at least the word (Caswell, C., & Neill, 2003). We then ask ourselves what role expressive activities can play for people with disabilities (Becker & Dusing, 2010) in the process of defining their life project in the school environment and in the wider environmental context in which they are inserted and with which educational competences in terms of reflexivity, observation, identification, reinforcement and evolutionary direction teachers can enrich their professional repertoire by cultivating this creative dimension together with their students (Aden, 2009): some case studies and good practices are presented to analyze their specific characteristics and measure their transferability coefficient.

Questo contributo propone una lettura dell’espressività umana come motore e strumento di crescita personale, di apprendimenti transdisciplinari e di costruzione di relazioni intersoggettive armoniose all’interno della scuola tra bambini con differenti abilità. Si dà rilievo alla forte corrispondenza tra ricerca artistica contemporanea nelle arti performative (teatro, musica e danza) – impegnata a liberare la corporeità da convenzioni, stereotipi e figurativismo – e sistemi di idiomi paraverbali e non verbali, strumenti importanti per la comunicazione umana almeno quanto la parola nella vita quotidiana e nei processi di insegnamento/apprendimento (Caswell, C., & Neill, 2003). Ci si domanda poi quale ruolo possano assumere le attività espressive per le persone con disabilità (Becker & Dusing, 2010) nel processo di definizione del loro progetto di vita in ambito scolastico e nel contesto ambientale più ampio in cui sono inserite e con quali competenze educative in termini di riflessività, osservazione, identificazione, rinforzo e d’indirizzo evolutivo gli insegnanti possano arricchire il loro repertorio professionale coltivando questa dimensione creativa insieme ai loro allievi (Aden, 2009): si presentano a proposito alcuni studi di caso e buone pratiche per analizzarne le caratteristiche precipue e misurare il loro coefficiente di trasferibilità.

Il valore dell'espressività per l'inclusione di ogni differente vita

NUTI G
2020-01-01

Abstract

This contribution proposes a reading of human expressiveness as an propulsive and tool for personal growth, transdisciplinary learning and the construction of harmonious intersubjective relationships within the school between children with different abilities. Emphasis is given to the strong correspondence between contemporary artistic research in the performing arts (theater, music and dance) - committed to freeing corporeity from conventions, stereotypes and figurative art ¬– and paraverbal and non-verbal languages, instruments as important for human communication as at least the word (Caswell, C., & Neill, 2003). We then ask ourselves what role expressive activities can play for people with disabilities (Becker & Dusing, 2010) in the process of defining their life project in the school environment and in the wider environmental context in which they are inserted and with which educational competences in terms of reflexivity, observation, identification, reinforcement and evolutionary direction teachers can enrich their professional repertoire by cultivating this creative dimension together with their students (Aden, 2009): some case studies and good practices are presented to analyze their specific characteristics and measure their transferability coefficient.
2020
978-88-6760-767-9
Questo contributo propone una lettura dell’espressività umana come motore e strumento di crescita personale, di apprendimenti transdisciplinari e di costruzione di relazioni intersoggettive armoniose all’interno della scuola tra bambini con differenti abilità. Si dà rilievo alla forte corrispondenza tra ricerca artistica contemporanea nelle arti performative (teatro, musica e danza) – impegnata a liberare la corporeità da convenzioni, stereotipi e figurativismo – e sistemi di idiomi paraverbali e non verbali, strumenti importanti per la comunicazione umana almeno quanto la parola nella vita quotidiana e nei processi di insegnamento/apprendimento (Caswell, C., & Neill, 2003). Ci si domanda poi quale ruolo possano assumere le attività espressive per le persone con disabilità (Becker & Dusing, 2010) nel processo di definizione del loro progetto di vita in ambito scolastico e nel contesto ambientale più ampio in cui sono inserite e con quali competenze educative in termini di riflessività, osservazione, identificazione, rinforzo e d’indirizzo evolutivo gli insegnanti possano arricchire il loro repertorio professionale coltivando questa dimensione creativa insieme ai loro allievi (Aden, 2009): si presentano a proposito alcuni studi di caso e buone pratiche per analizzarne le caratteristiche precipue e misurare il loro coefficiente di trasferibilità.
espressività
inclusione
arti performative
pedagogia dell’integrazione
expressivity
inclusion
performing arts
integration pedagogy
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14087/6310
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